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al testo proposto da Domenico Pelini
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Vivo un mondo di millimetri
La gioia irriverente di conoscerti martella nelle mani picchia alla gola stende ai miei piedi un baratro, una primavera. Lo sparo della dimenticanza di una tua parola un abbraccio raso al suolo un pane sbocconcellato dal silenzio. Ho tremore il rumore di un fiocco di neve che tocca terra assorda ogni tentativo di fare parola d’amore di tregua di sale di pane che accoglie l’ospite desiderata, la spezzata lingua dei cuccioli senza tana: vivo un mondo di millimetri.
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